D'ANNUNZIO - "Il programma del superuomo"

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  1. ='anarchistZoe'=
     
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    Ne "La Vergine delle Rocce" la voce che narra è quella del protagonista Claudio Cantelmo, anche se il primo libro ha un taglio non narrativo, ma oratorio. Il linguaggio è aulico e prezioso, pieno di riferimenti eruditi, di allusioni ardue; D'Annunzio fa uso di metafore, paragoni, interrogazioni retoriche che mirano a proporre un programma politico. Sperimentata l'impotenza della figura dell'esteta, crea un nuovo eroe: Cantelmo, un uomo d'azione, l'artista che non deve più isolarsi dal mondo col culto dell'arte, ma gettarsi nella lotta.
    Nella prima parte c'è un'accesa polemica contro la società contemporanea, in cui Cantelmo dipinge, con violento sarcasmo, la realtà sociale a cui intende opporsi con la sua azione. La bellezza di Roma è contaminata dalla speculazione edilizia, che distrugge le splendide ville patrizie; la democrazia e l'equalitarismo sono da combattere. Cantelmo sogna una società gerarchica e autoritaria, che sappia stroncare anche con violenza l'arroganza delle plebi, instaurando un dominio della classe aristocratica, rivendica il privilegio di pochi eletti, dei migliori; proclama che l'aristocrazia deve riconquistare il suo antico dominio su una politica aggressiva verso l'esterno, che porti di nuovo Roma a dominare il mondo. Gli intellettuali devono dare un contributo essenziale all'instaurarsi di questo nuovo quadro politico. Il compito del poeta è l'azione, in difesa della bellezza contro la meschinità del mondo moderno. Cantelmo si rende conto del fatto che il riscatto è ancora lontano e si prepara all'azione futura portando alla perfezione, nella sua persona, i caratteri della stirpe latina: il nuovo re di Roma sarà dunque il superuomo, in cui la stirpe latina toccherà il culmine della sua elevazione.

    In Italia esplodevano forti conflitti sociali e nascevano tendenze reazionarie, che maturavano l'idea di un colpo di stato per aliminare le libertà politiche e civili ed imporre un governo autoritario. L'imperialismo coloniale trionfava, le grandi potenze conducevano una politica aggressiva; anche l'Italia, pur essendo uno stato povero, si era lanciata in una politica di conquista coloniale. Il sogno imperiale compensava le frustrazioni di un ceto medio uscito deluso dal compimento dell'unità, nauseato dagli intrighi politici e dalla corruzione. E proprio a questo pubblico si rivolgeva D'Annunzio, fornendo adesso non solo evasioni estetizzanti, ma anche sogni politici imperiali, eroici, aristocratici.

    LA TRAMA [MOLTO in breve]
    Cantelmo è un nobile disgustato dalla società dell'epoca e sogna uno stato d'élite, in cui immagina di generare il futuro re di Roma (il superuomo), colui che doveva essere destinato alla guida dell'Italia verso la conquista del mondo. In un primo momento si dedica all'arte e alla letteratura, che sostituisce l'azione; successivamente si dedica alla ricerca di una donna che gli darà come figlio il superuomo. Conosce una nobile casata borbonica in cui ci sono tre sorelle isolate. In realtà non sceglie nessuna delle tre sorelle, ma resta in loro contemplazione.

    Edited by ='anarchistZoe'= - 16/7/2011, 04:04
     
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  2. Lellotta
     
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    Professore Sta Minchia hai copiato tutta l analisi del testo dal libro "Letteratura" di Baldi Giusso Razetti Zaccaria! SEI UN BUGIARDO AUHAUHSAUHSAUHSAUHSAU! Spacciarsi per un professore e poi non esserlo è veramente umiliante!
     
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1 replies since 12/9/2008, 14:21   27913 views
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